Il grooming quotidiano serve a eliminare incrostazioni di sudore del dopo lavoro, in particolare nella zona della sella e delle cinghie del sottopancia, i residui di fango o sabbia, soprattutto nelle zone delicate del pastorale e del piede, che potrebbero trasformarsi in spiacevoli escoriazioni, dette fiaccature.
Inoltre sotto il mantello del cavallo, quindi sottocute, scorrono i cosiddetti “muscoli pellicciai” che il cavallo utilizza abitualmente per esempio per scacciare le mosche con una specie di vibrazione del mantello, ben visibile a occhio nudo. Compiendo le quotidiane operazioni di grooming svolgiamo anche un massaggio benefico sul mantello e sui muscoli sottostanti, stimolando la circolazione dei vasi sanguigni e riscaldando la muscolatura.
Assolutamente da non trascurare è la pulizia del piede; dobbiamo scaricare regolarmente gli zoccoli dai residui di lettiera, terra e sabbia, effettuando l’operazione almeno due volte al giorno e in ogni caso prima e dopo il lavoro. Oltre che per mantenere sano il piede del cavallo, è un modo per verificare che non ci siano sassolini, vetri o altri corpi estranei incastrati tra l’unghia e il ferro e che i tessuti del piede non siano troppo molli o eccessivamente secchi.
https://www.alexandrasaddlery.it/prodotto/kit-valigetta-set-pulizia/
L’igiene
Il clima caldo umido delle stagioni estive e la normale presenza nell’ambiente di scuderia di agenti patogeni è un mix che va tenuto sotto controllo perché offre il terreno ideale allo sviluppo di microbi e funghi che possono colpire il nostro cavallo, magari in un momento in cui il suo organismo, per le ragioni più diverse, ha abbassato le proprie difese immunitarie. Nella maggior parte dei casi, queste aggressioni invisibili si esplicano a livello esterno e interessano il mantello e la pelle del cavallo, come nel caso delle micosi, ma sono altresì contagiose e possono diffondersi a macchia d’olio. Una corretta gestione dei materiali di scuderia è il mezzo più efficace per scongiurare tale rischio nonché un’arma vincente in materia di prevenzione. La prima regola d’oro per l’igiene in scuderia è che a ciascun cavallo deve corrispondere un privatissimo corredo d’attrezzatura.
Scambiarsi finimenti, spazzole, sottopancia o sottosella umidi è il primo veicolo di diffusione dei funghi e va quindi evitato. Inoltre, gli strumenti di pulizia o gli indumenti che vanno a diretto contatto con il mantello del nostro amico e quindi con il suo sudore, vanno lavati con buona frequenza, possibilmente con detersivo addizionato con un preparato antibatterico. Per le spazzole è sufficiente un lavaggio al mese, mentre i sottosella vanno messi in lavatrice al massimo dopo un paio d’impieghi. Per quanto riguarda le coperte, visto che non si possono lavare se non a fine stagione, sarà indispensabile metterle a prendere aria e ad asciugare all’incontrario. Un’energica spazzola con una brusca inumidita in una soluzione antibatterica farà il resto. Ricordiamoci che per ovviare alla promiscuità delle attrezzature, il vero segreto sta nel riporre la propria sempre a posto in selleria dopo averla usata
https://www.alexandrasaddlery.it/prodotto/bauletto-portattrezzi-40x30x30/
La doccia
Le docciature meritano un piccolo capitolo a sé. È importante dire che le docce non devono essere troppo frequenti, perché tolgono al cavallo le sue barriere naturali (con una doccia viene eliminato tutto il sebo che rende il mantello impermeabile). È però utile farne una ad esempio in primavera, quando la temperatura comincia ad essere mite e il cavallo perde il suo pelo invernale. In questo caso si deve utilizzare un prodotto specifico, che abbia dunque un pH adatto al cavallo. Si procede dunque bagnando il cavallo con acqua tiepida e passando lo shampoo apposito con una spugna (non esagerare con le quantità!). Massaggiare bene evitando accuratamente di bagnare la testa. Infine, sciacquare l’animale sempre con acqua tiepida, finché non si è sicuri che l’intera quantità di prodotto sia stata lavata via. Passare la testa delicatamente con una spugna, bagnata leggermente e solo con acqua. Infine, togliere l’acqua dal mantello con l’uso di una stecca (evitando di passare sulla testa e sulle gambe) e fare passeggiare il cavallo al sole finché non si è asciugato completamente. In seguito si può spazzolare e passare con uno straccio di lana sul mantello, per renderlo ancora più lucido.
Le docciature si possono fare invece frequentemente (anche una volta al giorno, dopo aver montato), soprattutto durante la stagione calda. Sono molto utili per dare sollievo al cavallo: rinfrescano gli arti, aiutano la microcircolazione e prevengono i gonfiori. L’acqua in questo caso deve essere fredda: l’ideale sarebbe di immergere gli arti in un torrente di 25-30 cm di profondità, per una quindicina di minuti. Oltre alle gambe, si possono bagnare anche il petto e il collo.
Lascia un commento